Mercoledì, 11 Maggio 2022 06:34

EMERGENZA ABITATIVA: finalmente l’Osservatorio Nazionale.  In evidenza

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Raffaella Bertani (SICET CISl Parma e Piacenza): “A Parma pochi alloggi vengono assegnati a bando”

Dopo numerose iniziative di denuncia della condizione di precarietà abitativa che si vive nelle città del Paese ed un riuscito presidio davanti al Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, al quale ha fatto seguito un incontro al dicastero, è stato istituito l’Osservatorio Nazionale della Condizione Abitativa il cui compito sarà di acquisire dati, sviluppare indicatori del disagio abitativo e monitorare gli effetti delle politiche che verranno realizzate. 

Al raggiungimento di questo risultato, che – come ha sottolineato il segretario confederale CISL Giulio Romani - arriva con un ritardo di circa 22 anni, hanno dato un rilevante contributo gli interventi di CGIL, CISL, UIL e delle organizzazioni degli inquilini (SUNIA, SICET, UNIAT e Unione Inquilini), che hanno avviato un confronto di merito sui singoli punti della piattaforma sindacale unitaria.

La responsabile di SICET Parma e Piacenza, Raffaella Bertani, sottolinea gli elementi qualificanti dell’azione che il sindacato degli inquilini promosso dalla Cisl ha sostenuto nella discussione: “Il primo elemento è sicuramente la credibilità e la forza di una piattaforma unitaria tra CGIL, CISL e UIL e tutti i principali sindacati degli inquilini, ben argomentata nel merito delle singole proposte e delle analisi poste a sostegno delle stesse. L’altro elemento è la capacità di mobilitazione che, pure in un contesto così difficile, siamo riusciti a promuovere: mobilitazione che dobbiamo continuare nelle forme più diverse e articolate, sempre partendo dall’unità di intenti dei firmatari della piattaforma. “

Sempre secondo Bertani, a Parma e Distretto vengono assegnati, da graduatoria, pochi alloggi da bando generale: “Gli ultimi dati ci dicono che sono state presentate circa 1800 domande per l’ultimo bando. Il Comune ha deliberatamente alzato, dal 40 al 60%, la percentuale di assegnazioni a cittadini in “emergenza abitativa” senza attivare alcun tipo di confronto con le parti. Se è vero che l’Amministrazione non ha l’obbligo di confrontarsi con sindacati ed associazioni di inquilini, è altrettanto vero che è sempre stata buona norma dialogare sulle problematiche reali dei cittadini. Non è nostro compito svolgere un’azione di controllo – dice - ma possiamo esprimere parere autorevole che deriva dalla conoscenza profonda delle problematiche.  Il famoso “fondo affitto” ha soddisfatto pochissime domande sulle oltre 3000 presentate: ¾ dei richiedenti non hanno ottenuto ciò di cui avevano bisogno.”

Per Raffaella Bertani è necessario l’aumento di edilizia sociale/popolare perché il mercato di locazioni ha costi alti anche per la classe media, oltre che per le fasce a basso reddito: “Poi c’è il problema dei proprietari che evidentemente non sono stati troppo invogliati dall’ ”Agenzia di locazione” proposta dall’assessorato al welfare. Inoltre – conclude - gli alti costi per l’acquisto di case nuove, spingono i giovani ad investire fuori Parma, abbandonando la città per luoghi più favorevoli e comprando anche fuori dal Comune dove lavorano.” 

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